LA VAMPIRA DI BACELLONA - seconda parte

LA VAMPIRA DI BARCELLONA
seconda parte

La strana bambina rasata


Il 17 febbraio del 1912, tre anni dopo la contestazione popolare, una donna, Claudia Elìas vede una bambina sconosciuta, dai capelli rasati, guardare per un attimo da  una finestra di una abitazione situata proprio di fronte alla sua, al 29 di Calle de Ponent, un quartiere popolare di Barcellona. Claudia è una donna anziana, una di quelle signore che passano il tempo in finestra a guardare la vita degli altri e conosce bene tutti gli abitanti delle abitazioni vicino alle sue, e sa ad esempio che la signora che abita da un po’ in quella casa al numero 29 non ha figli. Non resistendo alla curiosità, bussa alla porta di quella signora per chiedere spiegazione ma come risposta la donna reagisce malamente e corre a serrare tutte le finestre della casa. Claudia lo ritiene un comportamento piuttosto scortese, si, ma anche molto sospetto e ne parla con un suo vicino di casa, un costruttore di materassi. Con sua sorpresa l’uomo le rivela di aver notato anche lui quella strana bambina rasata. Non ci pensa molto Claudia e le torna in mente subito un brutto fatto di cronaca accaduto sette giorni prima. Il 10 febbraio, infatti, una donna aveva denunciato la sparizione di sua figlia Teresita Guitart Congost, di 5 anni. Il materassaio nonostante ritenga che la bambina somigli alle foto apparse sui giornali ha dei dubbi. Claudia no, non ha dubbi, quella bambina proprio non l’ha mai vista e quella strana reazione della donna le fa pensare il peggio, perciò convince il materassaio  ad  accompagnarla alla stazione di polizia per raccontare insieme della presenza della piccola sconosciuta. 




 Per la polizia di Barcellona non è un buon momento, da tempo nel distretto di El Raval e del Barrio Gotico, stanno scomparendo bambini di età fra i tre e i cinque anni, senza che qualcuno di loro venga ritrovato. Se fino a poco tempo prima la gente aveva solo borbottato, dopo la sparizione della piccola Teresita, figlia di un uomo molto amato in città, era insorta accusando pesantemente di incompetenza e indolenza le autorità. Il problema è che i bambini a sparire sono tutti figli di gente di poco conto, quasi tutti figli di prostitute o di gente che non aveva intenzione di avere gli occhi delle autorità puntati addosso, perciò oltre alle poche sparizioni denunciate regolarmente ce ne sono molte altre rimaste nell’ombra nella speranza dei genitori di potersela sbrigare da soli. Perché è un altro mondo quello dei quartieri malfamati, lì si vive con leggi diverse che si basano sulla vendetta, sul ricatto e sull’omertà.  La polizia non tiene in troppa considerazione la denuncia di Claudia e del materassaio e non fa nulla in proposito, fatto che aumenta l’indignazione pubblica e dieci giorni dopo, il 27 febbraio, l’agente Jose Asens e il brigadiere Ribot si vedono costretti ad effettuare un controllo. Ribot insieme ad altri uomini fermano con una scusa la donna. Quella donna è Enriqueta Martì.


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